Una piccola banda di briganti imperversò per circa quattro anni nel circondario lucano di Lagonegro. Sotto il comando di Antonio Franco, un ex soldato dell'esercito borbonico, la banda commise almeno 164 reati, tra cui 38 omicidi. Partendo dai tentativi reazionari borbonici dell'ottobre del 1860 e dal loro intrecciarsi con la nascita del brigantaggio nel Lagonegrese, il libro, per un verso, analizza il modus operandi della banda ricostruendone il ciclo operativo; dall'altro verso, si passano in esame le politiche messe in atto dagli unitari nella lotta al brigantaggio, dando ampio spazio sia alle misure di contro-insorgenza sia al tentativo di creare consenso e ampia mobilitazione intorno a questa guerra. Misure che con il passare del tempo portarono ad un crescente isolamento della banda e alla sua fine.