La politica internazionale odierna evidenzia come la società europea sia di fronte a una profonda trasformazione: è tempo, dunque, di riflettere sulle radici della situazione attuale. Il presente libro restituisce al lettore le intuizioni di uno degli ultimi grandi statisti che l'Italia ha prodotto: Enrico Berlinguer. Nato in un'epoca in cui il rapporto tra il suo partito (il PCI) e l'Europa era critico, comprese che se il Vecchio Continente non avesse trovato nuove forme di relazione tra l'allora Unione Sovietica e i Paesi del Patto Atlantico, il risultato sarebbe stato una lenta e inesorabile dissoluzione. In questo, Berlinguer intuì che il perno centrale non poteva che essere la pace e lo sviluppo dei Paesi più poveri. A distanza di quarant'anni dalla sua morte, quel progetto assume una forte valenza profetica. Come dice Gavino Pala, «siamo nel momento decisivo per l'Europa, ma la sensazione è che proprio quando l'Europa potrebbe essere più forte, si stia dissolvendo. Sarà questo il futuro del Vecchio continente? O da questo si troverà la forza per una ricostruzione [...] che abbia come progetto quello della pace e dell'appoggio alle nazioni in via di sviluppo?».