L'Italia fascista era uno Stato totalitario, in cui rivestivano fondamentale importanza l'uso della propaganda e il controllo della formazione delle nuove generazioni. Per questo motivo, la pedagogia del regime si basò su una concezione organica e totalizzante dell'educazione, che vedeva l'individuo come parte di un tutto più grande, nell'ottica di formare una nuova umanità in grado di realizzare l'ideale fascista. I tre concetti di base della pedagogia di regime furono dunque educazione, apprendimento e insegnamento. Lo sviluppo e la diffusione territoriale del pensiero pedagogico vengono affrontati in questo studio con un linguaggio diretto ed essenziale, capace di trasmettere appieno il senso del processo educativo e formativo di quel tempo.