Se un giorno ci chiedessero di raccontare il rapporto dell'essere umano con la navigazione per mare, difficilmente sfuggiremmo alla Nina, la Pinta e la Santa Maria. Nella nostra mente si paleserebbero subito Cristoforo Colombo e le sue caravelle, e partiremmo dal 1492. Ma la storia dei movimenti sulle acque marine è molto più ricca, controversa e vivace di quanto non si immagini. Prima ancora dell'essere umano, sono state le piante e gli animali ad attraversare i mari, e ben prima della nascita di Cristo, e quindi secoli prima delle grandi esplorazioni europee dell'Età moderna, ad avventurarsi negli oceani sono stati i Lapita, che hanno sfidato le acque marine e conquistato il Pacifico su imbarcazioni leggerissime. Da allora non si è più smesso di navigare. "Rotte del mare" è un diario di bordo, un'enciclopedia che spiega le vele al vento della storia e ricostruisce i più significativi, divertenti, drammatici, incredibili viaggi tra acqua e terraferma. Non solo quelli dei grandi esploratori, ma anche quelli delle anguille, di Ulisse, di Sindbad il marinaio, dei migranti, degli schiavi, dei container, e perfino delle paperelle gialle di gomma che di solito galleggiano nelle nostre vasche. In principio era il brodo primordiale, e da lì la vita non ha più smesso di sfidare il mare.