Prendendo spunto dalla realtà del manicomio senese che ha approfondito in anni di ricerche, l'autore indaga l'universo umano focalizzando l'attenzione sullo stigma che dai tempi antichi e ancor oggi può colpire individui malati o portatori di comportamenti considerati devianti dalla società. Nel tentativo di difendersi da ciò che non conosce, quest'ultima si rapporta con il diverso da sé osservandolo attraverso una lente che distorce la realtà, caricandolo così di un giudizio negativo che finisce per annientarne la personalità, il volere, la possibilità di vivere dignitosamente.Con un approccio multidisciplinare l'autore offre al lettore la possibilità per ripensare al corretto rapporto con l'altro, fondamentale nella vita sociale e in particolare per quanti svolgono la propria professione in ambito sanitario. Prefazione di Francesco Dotta.