Tra il 1799 e il 1815 le feste napoleoniche punteggiarono il continente europeo, sancendo l'egemonia francese per mezzo di cerimonie e svaghi. Cruciali nel rafforzare l'ascesa di Bonaparte e nel veicolare il suo mito ben oltre i confini della Francia, queste celebrazioni hanno a lungo scontato una contraddizione: pur contribuendo ad ancorare i fasti di Napoleone nell'immaginario collettivo fino ad oggi, esse hanno suscitato un interesse moderato nella storiografia. Ripercorrendo la loro genesi e trasformazione con un approccio comparativo su scala europea, il volume ne esamina le caratteristiche, gli attori e le finalità, e mette in luce l'audace rielaborazione di riti e simboli di antico regime e del decennio rivoluzionario. Ad emergere è un modello di festa originale, coerente nel quadro europeo ma pragmaticamente adattabile a seconda dei contesti geografici, delle contingenze politiche e delle istituzioni coinvolte, come la chiesa, l'esercito e la massoneria.