L'autrice svela storie autentiche, dove i Reali Carabinieri registrano la presenza delle «maghe» e i mostri assumono sembianze umane, lontane dalle antiche divinità soccorritrici delle partorienti. Conosceremo strabilianti creature femminili di origine precristiana e del Medioevo, fanciulle «vergini» fino all'ombelico ma dalla coda squamosa e lunghi artigli ereditati successivamente dalle streghe, quando «diabolicamente uccisero de molte creature». Il libro svela i veri motivi delle denunce sporte contro donne coraggiose le cui vite furono sconvolte poiché «fatturate per altrui maleficio» o costrette a difendere il proprio onore perché ritenute di «facili costumi» dopo gli stupri. L'autrice esplora pratiche e superstizioni ancora vitali nel mondo magico religioso delle aree rurali sopravvissute fino alla grande guerra: amuleti «giovevoli contro le malattie e i fulmini», formulari, falcetti, piante e pietre magiche, valide protezioni sia contro il diavolo che i nemici invasori, in casa e al fronte.