Dei grandi personaggi storici si è sempre parlato a proposito delle loro grandi imprese militari, storiche, civili, delle loro prodezze e del loro valore o delle loro malvagità e follie, della loro posizione nella Storia e di come abbiano contribuito a cambiarla, positivamente o negativamente. Ultimamente però si assiste al fiorire di una nuova narrazione, che riguarda molto la sfera personale, individuale, finanche sentimentale e sessuale. Ne è un esempio la narrazione della vita politica degli ultimi vent'anni e del famoso "bunga-bunga" che tante riflessioni e curiosità ha destato. Carlo Monaco in questo libro ripercorre la sfera privata del primo grande imperatore romano, Augusto, in coincidenza del bi-millenario della morte nell'anno 14, e il rapporto che ha avuto con le donne della sua vita: la madre, le mogli, le amanti, le serve, le prigioniere di guerra, le prostitute. Non si tratta solo di curiosità per il lettore, l'autore fa una profonda riflessione anche sulle contraddizioni tra la vita privata e sessuale di un personaggio così importante e la campagna moralizzatrice di cui è stato promotore nel suo impero e che ha imposto ai cittadini: «approvando leggi contro l'adulterio e a favore dell'unità della famiglia, e il suo comportamento privato, e neppure troppo nascosto, in cui c'era di tutto, compreso la bisessualità, l'incesto, la violenza sadica e simili». Ben lungi dal voler dare giudizi morali al riguardo, si chiede da dove nasca questo divario così sorprendente, ed è per ciò che questa analisi può anche essere considerata, oltre a una piacevole lettura storica, anche come un sincero discorso sul potere, e sul significato che esso ha in relazione a chi lo possiede e chi no.