Per i familiari dei combattenti della Grande guerra, la mancanza di notizie equivaleva all'attesa della comunicazione di un lutto. Nel 1915 una nobildonna bolognese, Lina Bianconcini Cavazza, creò così l'Ufficio per le notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare, un'associazione di volontariato femminile che svolse un ruolo di grande rilievo: sollevare le famiglie dal dubbio della morte informandole sulla sorte dei loro congiunti. L'Ufficio Notizie era un'organizzazione strutturata, con precise attribuzioni di funzioni: un'associazione di pietas militarizzata animata da quasi cinquantamila volontarie, con sedi in ogni parte del paese, anche in piccoli comuni. Per tutta la durata della guerra e ancora negli anni immediatamente seguenti, l'Ufficio Notizie svolse, di fatto, un ruolo sostitutivo delle istituzioni politiche e militari per fornire informazioni sui combattenti. Questo libro ne racconta la storia e ne descrive l'organizzazione e il modus operandi, aggiungendo un prezioso tassello alla storia della partecipazione femminile in tempo di guerra.