Il mese di aprile del 1945 segna la fine della guerra, dell'effimera Repubblica sociale italiana e della parabola, ormai discendente, di Benito Mussolini. In una manciata di giorni convulsi si consuma tragicamente il destino di colui che era stato per vent'anni il Duce - tanto amato quanto odiato - degli italiani e dello Stato-fantoccio imposto dall'alleato nazista. Insieme al dittatore muoiono i suoi fedelissimi e la donna che gli è stata accanto negli ultimi undici anni: Claretta Petacci, determinata a seguirlo fino alla fine. Ma il mistero che circonda quelle morti e i singolari eventi che ne seguirono per tutto il 1945 è ancora fitto e difficilmente sarà possibile diradarlo del tutto. L'unica certezza è ben rappresentata dall'ultima fotografia che ritrae Mussolini ancora in vita, il 25 aprile 1945, nel cortile della Prefettura di Milano, in procinto di lasciare il capoluogo lombardo per raggiungere la Valtellina con pochi uomini fidati. Di ciò che accadde da quel momento in poi esistono, a oggi, soltanto alcune ipotesi, molte testimonianze contrastanti e nessuna verità.