Nelle ultime decadi, la critica decoloniale e postcoloniale ha riportato all'attenzione del dibattito internazionale le problematiche inerenti al Sud. Ciò che però rimane irrimediabilmente impensato è proprio il punto cruciale della questione: che cos'è - o cosa dovrebbe essere - il Sud? Mediante un'analisi genealogica delle principali coppie concettuali che fondamentano la struttura socio-politica dell'essere umano - territorio/paesaggio, cittadino/indigeno, umani/non-umani, lingua/dialetto, Nord/Sud -, il libro suggerisce che il Sud non debba più essere interpretato come una categoria geopolitica, ma piuttosto come un'intensità che attraversa le relazioni spaziali e che, nell'atto stesso di destituire l'operare di tale categoria, apre la vita alla dimensione dell'inappropriabile.