Negli anni Settanta, all'interno delle formazioni giovanili del MSI, prese lentamente vita una corrente politica che s'ispirava alla Nouvelle Droite francese, e ne importò metodi e contenuti, intrattenendo con essa rapporti di scambio e collaborazione tanto che, in ambito storiografico e politologico, si può legittimamente parlare di una Nuova Destra italiana come entità culturale indipendente e come soggetto politico. Questo saggio si propone di ricostruire la storia di un filone di pensiero che, sull'onda della riflessione operata in Francia dal gruppo di Alain de Benoist, tentò di ripensare, rielaborare e, per diversi aspetti, rivoluzionare il tradizionale impianto politico della categoria della destra, cercando di dare corpo ad una filosofia politica che può definirsi come un'innovativa forma di conservatorismo, o meglio di rivoluzione conservatrice.