«Questa pubblicazione è solo una riedizione d'un volumetto del 1997 occasionata dai tempi calamitosi che il nostro mondo sta purtroppo attraversando e l'urgenza della diffusione spiega sia l'impossibilità di un aggiornamento bibliografico, sia la ricomposizione del testo per ovviare alle carenze della scansione. La pubblicazione era nata come una raccolta di materiali di studio con il proposito di far conoscere agli specialisti studiosi nel nostro tempo di storia delle epidemie, quali espedienti, filtrati dalle conoscenze mediche, i giuristi avevano elaborato da proporre ai governi europei per far fronte alle terribili mortalità epidemiche che periodicamente si abbattevano con drammatica cadenza dopo quella del 1347-49. Diciamo governi "europei" perché gli autori delle opere qui prese in considerazione sono italiani, ma il diritto della necessità pubblica cui essi davano un apporto con le loro pagine era rivolto al pubblico indifferenziato a livello europeo cui si rivolgevano gli insegnamenti universitari. Qui le fonti legali utilizzate sono essenzialmente quelle del diritto romano e del diritto canonico che si insegnavano allora con gli stessi metodi in tutto il Continente, formando il cosiddetto "diritto comune". E si scrivevano in latino proprio per non avere ostacoli nella comprensione internazionale. Devo solo aggiungere, se mi si consente una nota personale, che il tema drammatico della disciplina normativa della "necessità" è sempre stato presente nel mio lavoro. Lì si lavora "borderline", con la legalità ufficiale sempre in pericolo, esposta a deroghe ed abusi».