La congiura di Catilina, la rivolta che nell'autunno del 63 a.C. avrebbe dovuto decapitare i vertici della Repubblica romana, si è imposta nei secoli come «la madre di tutte le congiure». Raccontato e studiato, quell'episodio pone ancora molte domande. Bocchiola e Sartori tentano di rispondere, individuando una chiave di lettura - la crisi delle istituzioni repubblicane - che riunisce tutti i protagonisti dell'epoca, tra i più grandi uomini di Roma: Cicerone, Cesare, Pompeo, Crasso, Catone. Ma soprattutto lui, Catilina, che la storiografia ha dipinto come un «cattivo» di proporzioni shakespeariane. Nel fosco crepuscolo della Roma repubblicana, in cui tutti hanno scheletri nell'armadio e le alleanze sono spesso effimere e strumentali, la sua vicenda rivela il volto più oscuro di un passaggio epocale che ha portato alla nascita dell'impero e cambiato la storia dell'Occidente.