La deportazione in Italia di sudditi coloniali è una vicenda poco nota. Eppure ha attraversato l'intero arco della presenza italiana in Africa, coinvolgendo migliaia di individui che, strappati alle loro terre, furono trasferiti in diverse strutture di detenzione già presenti in Italia. Adottata a scopo intimidatorio a partire dalle iniziali conquiste in Eritrea di fine Ottocento, la sua pratica divenne repressiva e sistematica nel secolo successivo, quando fu riproposta dapprima in Libia, ai danni della popolazione araba, e poi in Etiopia, a discapito della vecchia classe dirigente locale. Il volume analizza e ripercorre le fasi della storia della deportazione grazie all'ausilio bibliografico degli studiosi che ne hanno trattato, dedicando a ciascun caso un capitolo specifico.