Il 18 gennaio del 1918 Gabriella Antolini viene arrestata dalla polizia alla Union Station di Chicago: è stata sorpresa a trasportare 36 candelotti di dinamite che sarebbero serviti per un attentato. La giovane età della ragazza, la sua bellezza e spavalderia attirano l'attenzione della carta stampata che da quel momento in poi la renderà nota come Dynamite girl. Nelle parole di Emma Goldman, Gabriella Antolini "era una figlia del proletariato che conosceva la povertà e il disagio, era forte e socialmente consapevole. Gentile e simpatica, era come un raggio di sole che portava allegria alle sue compagnie di prigionia e grande gioia a me." La storia di Gabriella, emigrata con la sua famiglia dalla provincia ferrarese, rischiava di essere una storia quasi completamente dimenticata, così come le vicende del movimento libertario americano di inizio '900. Il saggio di Filippo Manganaro ripercorre la sua vita, una vita ricca, fatta di cultura, solidarietà e abnegazione di donne e uomini in lotta contro un capitalismo che non tollerava ostacoli alla sua crescita sfrenata.