Un viaggio alla scoperta del mostruoso tra Medioevo ed età moderna, dalla contrapposizione di mostrum e prodigium come alterazioni dell'ordine divino, alle prime sistematizzazioni della cultura umanistica erede del mondo classico, che conobbe i ciclopi e gli animali chimerici. Giancarlo Malacarne, a partire dalla rilettura di Aristotele e sant'Agostino, fino ad arrivare alle suggestioni dei documenti d'archivio, rivela il fascino sinistro e coinvolgente del "mostruoso", tra paure ataviche ed esoterismo, mostrandolo in modo inedito come segno del sacro e derivazione dalla dalla simbologia dei cosiddetti "riti di passaggio".