Il fascismo rivoluzionario - o "di sinistra" - è quella componente progressista del movimento mussoliniano che intende sovvertire l'ordine borghese, il capitalismo, la finanza internazionale e lo sfruttamento operato dagli usurai ai danni del popolo, al fine di edificare - sulle macerie del vecchio mondo liberaldemocratico - la giovane civiltà del lavoro, liberamente organizzata nell'ordine corporativo. Contrario anche al brutale collettivismo comunista - limitato ad una visione materialista che nega ogni riferimento all'identità storico-etnica delle stirpi - il fascismo rivoluzionario intende costruire una comunità di popolo nella quale vengano fusi - in una sintesi totalitaria - la modernità e la tradizione, il socialismo e il nazionalismo, le aristocrazie eroiche e le masse popolari. La mistica della lotta, la fede nel capo carismatico, la fiducia nel destino di gloria, l'eroismo guerriero e la fanatica fedeltà all'idea sono alcuni degli elementi che fanno del fascismo un fenomeno non solo politico, sociale o economico, ma anche spirituale, culturale e addirittura religioso.