All'inizio gli storici, guardando alla Grecia, hanno creduto al "miracolo greco", al miraggio di una civiltà di filosofia astratta e speculazione teorica. Poi hanno scoperto una Grecia di contrasti, segnata dalla polarità, dalle opposizioni tra cultura e natura, tra civiltà e barbarie, tra uomo e donna. Per Nicole Loraux è giunto il momento di fare chiarezza. Secondo la filosofa francese è l'epica greca, da Omero in poi, a fornire la chiave di volta. In essa l'identità dell'uomo non è più contrapposta a quella della donna: il guerriero è più forte perché ospita in sé la femminilità, l'eroe è più valoroso perché un giorno, come Achille, ha avuto paura e ha pianto. In opposizione alla tradizionale visione patriarcale, basata sulla rigida rappresentazione dei ruoli, Nicole Loraux indaga la fascinazione greca per l'Altro femminile nei più svariati campi del sapere, dalla filosofia all'epica, restituendoci l'immagine di una Grecia inquieta, dove non regna più l'esclusione, ma lo scambio e l'ambivalenza.