La nascita degli umani si è svolta in forme molto diverse nelle culture di ogni tempo. La fusione di elementi biologici e sociali ha costruito infinite varianti dell'origine comune: il concepimento, la gestazione e il parto da cui nascono persone ogni volta nuove, imprevedibili. Il pensiero e l'arte possono esplorarla con la stessa intensità con cui si è da sempre parlato della morte, l'altro grande limite (e mistero) dell'esistenza umana. Il mito greco ne parla con vivide costruzioni fantastiche, sia per gli esseri umani che per gli dèi, i vegetali e gli animali: i viventi appaiono tutti collegati. Gaia, dea madre originaria, è all'origine di ogni forma di vita. Il principio femminile, per quanto messo in secondo piano, resta fondante anche nell'epoca del predominio patriarcale. Questo libro ripercorre poi l'organizzazione culturale della nascita e delle relazioni generative tra i sessi: nel Codice di Hammurabi, nella Bibbia, in fasi diverse della cultura greca e romana. Concepimenti, gravidanze, parti, cure e funzioni materne, filiazioni fisiologiche e adottive o sostitutive, famiglie nucleari o allargate; aspetti dolorosi come abbandoni, morti di donne e di bambini alla nascita, sterilità, violente prevaricazioni maschili nelle famiglie patriarcali. La nascita è un tema che oggi è ancora più necessario mettere in luce, di fronte agli sviluppi del pensiero e alle nuove possibilità tecniche e sociali della riproduzione umana.