Dodici ragazzi, giovani uomini che nella primavera del 1944 fanno una scelta: andare in montagna a combattere i nazifascisti. Si rifugiano in un piccolo essiccatoio nella boscaglia del monte Barca, nell'Alta Lunigiana. Lì, il 14 marzo, vengono circondati dagli uomini della Decima Mas, partiti dalla caserma della Spezia per un'azione punitiva contro i «ribelli» che due giorni prima hanno assaltato un treno diretto a Parma. I ragazzi sono estranei all'attentato ma l'azione punitiva procede. Lo scontro è impari, tre partigiani vengono uccisi, gli altri sono catturati, torturati e fucilati tre giorni dopo a Valmozzola nel parmense. I nomi di quei ragazzi che con la loro scelta segnarono l'inizio della Resistenza partigiana in Alta Lunigiana non si trovano nei manuali di storia, ma il ricordo delle loro vite e del loro sacrificio non è andato perduto perché i ragazzi del monte Barca erano, allora e per sempre, ribelli per la libertà.