La sinistra è in profonda crisi. Incapace di elaborare risposte adeguate alle sfide del nostro tempo, ha subito sconfitte sul piano politico e intellettuale in tutto il mondo, costretta alla ritirata dai suoi avversari. I numerosi tentativi di seppellire le idee e i movimenti socialisti si sono però rivelati sempre fallimentari: sono le contraddizioni del capitalismo che rendono inevitabile la loro esistenza. Dissidente politico e intellettuale marxista tra i più autorevoli in Russia, Boris Kagarlickij smonta il discorso utopico e astratto della sinistra paralizzata dall'ideologia del "politicamente corretto" e getta le basi per una nuova strategia politica, incentrata sugli «interessi e i bisogni oggettivi dei singoli gruppi sociali». Riprende così vita un lessico dimenticato - ideologia, classe, Stato, rivoluzione - per analizzare le criticità del mercato del lavoro, il Green New Deal o il conflitto tra Russia e Ucraina, in quello che può essere considerato un vero e proprio manuale marxista del XXI secolo.