All'alba del 19 agosto 1936 venne fucilato per mano dei suoi stessi connazionali l'uomo che incarnava più profondamente lo spirito poetico della Spagna. Federico García Lorca fu vittima di quella rivolta franchista che, con una brutale repressione, colpì la città andalusa di Granada. Quell'uomo, che abbracciò la Spagna con un amore che trascendeva la politica, era colpevole di essere stato avverso all'estremismo nazionalistico, al conformismo e all'intolleranza. Socialista, omosessuale e massone: questi erano stati i suoi presunti "crimini". Per anni il governo spagnolo ha nascosto la verità sulla sua morte. In questa ricostruzione dell'assassinio, Ian Gibson ripara quell'imperdonabile torto. Basato su numerose documentazioni e interviste, il libro di Gibson fa luce non solo sulla morte del grande poeta, ma anche sulla situazione politica in Spagna negli anni che precedettero la guerra civile, alla luce dei quali è possibile capire davvero quel che accadde a Granada nel 1936.