Secondo la mitologia antica, nell'Età dell'oro non esistevano né la navigazione né il commercio. Fu la leggendaria nave Argo a solcare per la prima volta il mare, dando inizio alla corruzione dell'uomo. Sin dall'antichità, sono frequenti le rappresentazioni del mare come fonte di ricchezza e quindi di tentazione. Eppure, come suggeriscono Peregrine Horden e Nicholas Purcell, è proprio la mobilità marittima a essere il più grande elemento di continuità nella storia mediterranea: ciò che permise all'uomo di far fronte ai rischi dell'isolamento geografico e dell'instabilità climatica, ambientale e produttiva. Dopo i lavori di Fernand Braudel, "The Corrupting Sea" è stato il primo studio ad affrontare il rapporto fra uomo e ambiente nella regione del Mediterraneo nell'arco di circa tremila anni. A oltre venti anni dalla sua pubblicazione originale, questa edizione italiana, corredata di una nuova introduzione degli autori, sottolinea la dimensione ecologica e il ruolo della connettività nella storia mediterranea, testimoniando la lungimiranza e attualità del modello interpretativo di Horden e Purcell.