La ruota è una delle invenzioni più importanti dell'umanità, eppure è una conquista relativamente recente. Quando nelle civiltà del passato si utilizzavano gli altiforni e la scrittura, i carichi pesanti venivano trasportati ancora da animali o esseri umani. Paradossalmente anche nelle culture avanzate sudamericane le ruote non esistevano affatto. Il linguista Harald Haarmann perlustra qui le varie teorie legate all'origine della ruota, spiegando come essa sia stata inventata più volte. Non solo, le sue applicazioni furono di natura artistico-creativa prima ancora che militare, dal momento che il tornio per il vasellame domestico precede di molto la ruota per i trasporti, come dimostrano alcuni recenti reperti risalenti alla civiltà danubiana. Solo dopo millenni fanno la loro comparsa i carri, che di lì a poco si diffusero con contagiosa velocità in tutta Europa, in Mesopotamia, India e Cina, dando impulso al consolidamento dei grandi imperi. Dal Neolitico al mondo egizio, greco e romano, dalle rappresentazioni astronomiche al simbolismo religioso nell'induismo e buddismo fino a Platone, questa escursione giunge alle molteplici ripercussioni pratiche della ruota nell'attualità. Un saggio che è anche un invito a pensare alle insospettate contaminazioni culturali che nella storia dell'uomo hanno permesso l'innovazione e il progresso.