Questa ricerca colma un vuoto storiografico. Infatti, fino ad ora, non esisteva nessuna ricostruzione complessiva che rendesse conto dell'intera storia dell'Unione Femminile Nazionale, una delle principali associazioni emancipazioniste del Novecento. Il lavoro nasce dal desiderio di documentare e analizzare l'impegno messo in campo durante la prima guerra mondiale dall'UFN e contribuire così a restituire visibilità al ruolo svolto, all'interno della mobilitazione civile, dalle donne e in particolare dalle associazioni femminili che, grazie a una capillare organizzazione, seppero garantire interventi assistenziali in settori strategici, mettendo al servizio del Paese il loro patrimonio organizzativo e la loro più che decennale esperienza in campo sociale. Si tratta di un protagonismo che costituì anche un momento fondante nel processo femminile di nazionalizzazione, ma che però è stato in genere ignorato o sottovalutato dalla storiografia - anche quella più recente, se pure con qualche eccezione - che, leggendolo come una semplice estensione alla sfera pubblica delle tradizionali attività di "maternage", spesso non è riuscita a coglierne la profonda valenza politica.