"Quello che accadde nella notte del 15 ottobre del 1946 giustifica pienamente il titolo del mio libro. In piena notte, nelle ore durante le quali agiscono i furfanti, venne messa a morte una parte consistente della classe politico-militare della Germania, o delle macerie della stessa nazione sconfitta l'anno precedente, dopo un lungo conflitto durato sei anni. Le principali accuse che verranno mosse contro gli imputati di quel processo, poi conclusosi con dodici condanne a morte, erano quelle di "delitti contro l'umanità" e "comune senso di cospirazione atto a mandare ad effetto quei delitti". Sul piano del Diritto, la Corte Internazionale che stabilì le pene per quegli esponenti del Terzo Reich, appaiono, con elementare evidenza, una grande impostura che non ha precedenti nella storia. Legge retroattiva (nullum crimen, nulla poena sine lege) ideata ad hoc; formulata per puro spirito di vendetta che poco ha che vedere col diritto delle genti, ma molto ha a che fare con la barbarie".