Una delle pagine meno note della storia fascista è rappresentata dalle seimila donne che, nell'ultimo anno della seconda guerra mondiale, si arruolarono volontarie nelle forze armate della Repubblica di Salò, partecipando in divisa all'ultima tragica avventura mussoliniana. Il loro arruolamento rappresentò una grande novità rispetto all'immagine tradizionale della donna che il regime aveva difeso fino a quel momento ("moglie e madre esemplare"). Schiavo ricostruisce la storia di quelle ragazze, analizza le loro autobiografie e i testi in cui gli uomini di Salò hanno rievocato la loro vicenda e confronta l'esperienza delle ausiliarie fasciste con quella delle donne che si arruolarono nella Resistenza e negli altri eserciti belligeranti.