Il libro è un omaggio alla memoria della Divisione "Acqui", agli "undicimila di Cefalonia" massacrati nel settembre del 1943. Quei soldati decisero di resistere e di morire per un referendum, caso unico nella storia militare. Un intero esercito abbandonato a se stesso, soldati laceri che, però, non rinunciarono alla dignità personale e a una vaga speranza, in conflitto con l'istinto di sopravvivenza e la resa. "Guerra d'Albania", con l'immediatezza di un reportage, è raccolta di testimonianze delle tragiche giornate che si svolsero sul fronte greco-albanese, ritratti dei volti e delle gesta dei protagonisti, descritti sempre con un senso di profonda umanità.