«Autoritarismo, fascismo e classi sociali» di Gino Germani è un classico del pensiero politico e sociale contemporaneo. Pubblicato per la prima volta dal Mulino nel 1975, questo volume, a cinquant'anni dalla sua prima edizione, viene messo di nuovo a disposizione del dibattito pubblico del nostro paese. Studioso tra i più acuti dell'autoritarismo, Germani connette sempre questo fenomeno alla crisi della società moderna, la quale da un lato produce una integrale atomizzazione degli individui, e dall'altro spinge poi questi stessi individui, soli e completamente disorientati, nelle braccia dell'autoritarismo. Questo è, per Germani, il tema centrale della nostra epoca, perché l'autoritarismo va considerato come un problema strutturale della contemporaneità, che non è affatto scomparso dal nostro orizzonte con la fine della Seconda guerra mondiale, e che può, dunque, fare nuovamente la sua comparsa anche nell'epoca attuale. E occorre sempre distinguere tra le varie forme di autoritarismo se vogliamo realmente capire da dove vengono volta per volta gli specifici pericoli e come realisticamente fronteggiarli. Queste le premesse teoriche che stanno alla base di questo pregnante studio, e che fanno di Germani uno dei pensatori cruciali della nostra contemporaneità.