Questo testo si divide in due parti: la prima racconta, in maniera analitica, il bombardamento, i suoi protagonisti, gli elementi strategici e i motivi che lo causarono, nonché incongruenze e contraddizioni emerse. La seconda parte è la narrazione, sotto forma di finzione scenica, dell'evento, attraverso una rappresentazione teatrale che viene messa in scena quale tributo alla memoria di chi, quel 16 Maggio 1944, perse drammaticamente e inutilmente la vita. Si tratta di soggetti scenici narranti l'evento da diversi punti di vista e dai quali è stata tratta una sceneggiatura originale drammatica e coinvolgente che solo alla fine svelerà quel criptico "Non eravamo aquile."