Il libro esamina l'Arsenale di Venezia lungo l'arco di sei secoli, dalle origini fino al 1797. L'analisi è condotta considerando il cantiere navale un luogo di lavoro, una fabbrica, il più grande complesso produttivo dell'Europa preindustriale. Esso è rappresentato nelle sue funzioni fondamentali: dalla gestione del personale alla sua formazione; dalla progettazione navale alla produzione. Gli aspetti gestionali sono oggetto di confronto con le fabbriche odierne, evidenziandone similarità e differenze. Sono esaminate le tradizioni marinare mondiali, la navigazione e il suo sviluppo scientifico. In tale ambito sono illustrati i rapporti fra l'Arsenale e Galilei. Gli eventi del cantiere sono affiancati alle vicende della Serenissima, il tutto è inserito nel contesto storico, economico, culturale e geopolitico dell'epoca, segnato dalla rinascita dell'Europa, dallo sviluppo di idee (lo zero), tecniche (energia, carta, stampa) e da reti commerciali globali (via della seta, scoperte geografiche).