Giugno 1924: in un pomeriggio assolato, Giacomo Matteotti venne caricato a forza dentro una lussuosa Lancia nera. Non tornò più dalla sua famiglia. Dieci giorni prima, dai banchi del Parlamento, aveva chiamato a raccolta l'opposizione, denunciando le violenze fasciste. Nonostante il clima di allarme creato dallo squadrismo, l'Italia era ancora uno Stato liberale e alla notizia della sparizione un'ondata di sgomento attraversò il Paese: dov'era stato sepolto il corpo? Chi erano i mandanti? Grazie a un attento studio degli atti d'indagine, Claudio Fracassi ricostruisce i movimenti che prepararono il delitto Matteotti, i colloqui nelle stanze del potere, le manovre politiche degli oppositori, le battaglie giornalistiche. Fino al fatidico 3 gennaio 1925, quando con il suo discorso alla Camera dei deputati Mussolini diede inizio alla dittatura. A un secolo di distanza da quegli avvenimenti, "Matteotti e Mussolini" rappresenta un'indagine lucida e chiara su un avvenimento chiave della storia italiana del Novecento, un episodio imprescindibile per comprendere come prese forma la svolta autoritaria del fascismo.