L'estate del 1606 fu una stagione molto particolare per Muzzolon - piccolo centro collinare della diocesi di Vicenza - che sarebbe rimasta nella memoria di tutti per molto tempo. Il giovane curato don Giuseppe Zanuso venne infatti denunciato al tribunale ecclesiastico, processato in tempi rapidi e infine condannato per gravi reati di natura sessuale: seduzione, stupro e ratto della ventenne Giulia Milani. Ma il procedimento giudiziario trascinò in superfice la sua attitudine all'esercizio abusivo dell'esorcismo, e tutto un mondo di idee e di comportamenti intrisi di magia e superstizioni, che poggiava evidentemente su di un sostrato popolare fatto di formule e pratiche magiche che mescolavano gli elementi della cultura folklorica ai riti e ai dogmi della religione cristiana.