"Les Sociétés secrètes en Chine", pubblicato nel 1933, è un'opera che, secondo René Guénon - che la consultò per la stesura di "La Grande Triade" -, ha avuto il pregio d'intravedere cose che di solito sfuggono ai sinologhi e, lungi "dall'aver risolto tutti i problemi sollevati in proposito, ha comunque il merito di averli posti in modo abbastanza chiaro". Un testo cardine, riferimento obbligato per chiunque voglia avvicinarsi alle Società segrete cinesi, a lungo mal conosciute a causa di una totale assenza di studi seri e di documentazione sufficiente al riguardo. Solo la Triade e qualche altra Società sono state oggetto di ricerche approfondite da parte di cultori della Cina, particolarmente favoriti da felici circostanze. Favre ha attinto largamente alle loro opere come anche ai fondi cinesi ed europei delle biblioteche, e alle riviste di orientalismo. Ha utilizzato fonti particolari, cercando sempre di porsi nella speciale atmosfera in cui si sono evoluti questi organismi, la cui attività e potenza sono, la maggior parte delle volte, tanto più grandi quanto è fitto il mistero che li avvolge. Una postilla sulle Società segrete cinesi oggi, scritta da Paolo Imperio, traduttore e curatore dell'opera, rende ancor più attuale l'argomento trattato.