La Tuscia tra fascismo e antifascismo, resistenza e dopoguerra 1919-1945

Editore: Sette città
EAN: 9791255240730
Pagine: 610 p. , Libro in brossura
In commercio dal: 15 marzo 2024
Collana: Memoria
A partire da 27,00 €

Descrizione

Il bisogno di comprendere come il fascismo avesse potuto nell'arco di pochi anni, non solo vincere ma instaurare un regime totalitario antiparlamentare, reprimendo con la violenza opposizioni e dissensi è quello che colpisce in una provincia qual è il viterbese. Di conseguenza anche un grande interesse verso il Partito Comunista, che in quegli anni, attorno al 1921-1943, era ben attivo in Provincia come dimostrano i ricordi degli iscritti dell'epoca e le sentenze del Tribunale speciale per la difesa dello Stato, e del ruolo che successivamente hanno svolto le varie organizzazioni comuniste nella Resistenza. La Tuscia fu soprattutto un grande centro di resistenza attiva, passiva e umanitaria, sopportata con dignità, assai spesso al limite della sofferenza e del sacrificio, in un diffuso spirito di solidarietà fra tutti gli strati della popolazione. Sono vicende di persone, anonimi fascisti, antifascisti, comunisti e partigiani, con nomi e gesta che vanno ad integrare quanto raccontato nel primo volume di «Storie dimenticate», che presero parte alla lotta contro il fascismo e al movimento di liberazione in diverse maniere, a seconda dell'età, delle loro attitudini, della loro storia personale. Una storia fatta di episodi, di aneddoti molti dei quali sconosciuti ai più; una storia di uomini e di donne che ruota intorno al fascismo e all'antifascismo. Una nuova tappa, quindi, sulla via per la completa "esplorazione" antifascista e resistenziale della provincia.

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