Il 18 gennaio 1897 «a Civitavecchia numerosissimi operai addetti allo scarico della terra si sono posti in sciopero per la troppa esigua mercede: hanno venti centesimi per ogni tonnellata!». Era l'inizio dello sciopero degli scaricatori del maggior scalo della Capitale che dopo venti giorni - nonostante la sorveglianza delle autorità di polizia e grazie alla esaltante solidarietà della popolazione - avrebbe prodotto una significativa vittoria. Il 6 febbraio il lavoro riprendeva: tra le conquiste rivendicate, prima ancora dei nuovi aumenti, i facchini del porto posero l'impegno, da parte dei trasportatori, di trattare esclusivamente con una società che li rappresentasse. E il 29 marzo 1897 veniva approvato lo Statuto della Società Anonima Cooperativa fra i Facchini del Porto, quello stesso cui ancor oggi s'ispira la attuale Compagnia Portuale di Civitavecchia. Due mesi dopo, il 20 maggio 1897, i soci della Cooperativa prendevano possesso e inauguravano la sede: un evento che, ancor oggi, a distanza di 126 anni, la Compagnia Portuale celebra e festeggia come data della sua fondazione.