Pubblicato nel 1964 e ampliato nel 1970, questo saggio su quel fenomeno politico e ideologico che furono fascismo e nazionalsocialismo conserva a decenni di distanza la sua originalità. L'autore volle precisare, nella prima edizione, che si trattava di una "analisi critica dal punto di vista della Destra": infatti, i contenuti dottrinari di fascismo e nazionalsocialismo vengono esaminati prescindendo sia dalle esaltazioni e idealizzazioni "nostalgiche", sia da una sistematica e indiscriminata denigrazione, che giunge sino alla demonizzazione acritica, assumendo invece come misura quelle idee che, secondo Julius Evola, hanno definito "la grande tradizione politica europea quale esistette prima dei sovvertimenti dell'epoca ultima".