Un'analisi approfondita di documenti inediti rivela lo straordinario rapporto tra due brillanti amici destinati a segnare la storia dell'egittologia: Jean-Francois Champollion, il decifratore della famosa Stele di Rosetta, e Giovanni Battista Belzoni, lo scopritore, tra le altre meraviglie dell'Egitto, della tomba del faraone Seti I. La storia narrata nel volume prevede che l'amicizia e l'opera di Jean-Francois e Giovanni perdurino anche dopo il 1823, anno della morte di Belzoni, avvenuta esattamente duecento anni fa in Nigeria.