Italiani di razza ebraica, le leggi razziali; gli anni dell'emancipazione e il Fascismo degli anni Venti: "il concetto di razza" e la propaganda antiebraica, le leggi razziali italiane, occupazione, deportazione, clandestinità son termini che affatto s'identificano. A tali conseguenze, si assecondano intenti e prospettive, evidenziando che oltre le bestie, strateghi del male, apostoli delle tenebre, oltre le deportazioni e gli eccidi, vi sono "tanti milioni di persone accumunate tutte dallo stesso destino di inumane sofferenze". E c'è un angelo che dice si sé per noi, oltre il puro sperare, non siamo insomma senza riferimenti: il presentare, insegnare, pensare, conoscere la differenza tra il bene e il male. Il che esclude il momento riflessivo e teoretico. Ma esso ha un posto e occasioni e forme espansive e riflessive che non facciano delle nostre costruzioni concettuali un contro altare del male. Il male si sminuisce da sé. E questo il cammino mostrato al mio lettore, le cui direzioni intenzionali sono nei fatti, sono ordinati da una visione d'insieme imprendibile.