Un'opera di scavo nelle tracce delle lingue antiche a noi pervenute conduce il grecista ed etruscologo Di Virgilio a una scoperta rivoluzionaria, che ribalta la visione classica della fondazione di Roma. La novità è straordinaria: nelle pagine si documenta come i fondatori di Roma fossero profughi provenienti da Samaria - città molto cara al Cristo, galileo che parlava la lingua aramaica di quegli Israeliti venuti ad insediarsi sul Palatino al séguito del loro re Rumla-(Jahu) / Rum(le) / Romo(lo) / Remo(lo). Un fulmine a ciel sereno per l'establishment innamorato della favolosa epopea tradizionale, che offre al Giubileo del 2025 nuovi spunti di riflessione.