«Il volume di degli Uberti va al di là della mera rievocazione delle vicende belliche relative alla guerra tra Russia e Giappone del biennio 1904-1905. Esso vuole apertamente dimostrare dei principii sempre validi, anzi ancor oggi attualissimi pur nel mutato quadro geostrategico. Il conflitto russo-giapponese è la riprova di come il benessere, la sicurezza e la libertà delle nazioni dipendano dalla loro capacità di esercitare il Potere Marittimo, che presuppone la coscienza e volontà di crearsi per tempo una organizzazione che non si può improvvisare. Degli Uberti evidenzia peraltro come la Russia perse sul mare non solo a causa della grave impreparazione materiale della flotta, ma anche di quella morale: il singolo valore dei combattenti non poté supplire alla carenza di capi che sapessero infondere fiducia, alla mancanza di coesione e di addestramento, alla coscienza di quei marinai di essere mandati allo sbaraglio» (dalla prefazione di Andrea Tirondola)