Il saggio analizza la forma di governo ed il sistema delle fonti di produzione del diritto della Repubblica sociale italiana, mettendo in evidenza da un lato la sua vocazione costituente, che mirava a darne completa legittimità giuridica a guerra conclusa, dall'altro la sua funzione di normalizzazione della società all'interno del drammatico contesto bellico. In particolare, il contributo intende dimostrare come la scelta per il modello repubblicano in senso presidenziale, pur in assenza di un organo costituzionale fondamentale come il Parlamento e con la concentrazione della funzione normativa in capo al Governo, non rappresenta solo la decisione di chiudere con la monarchia, che per lo Stato fascista repubblicano era stata l'artefice del «colpo di Stato» del 25 luglio 1943, ma anche una precisa scelta di politica costituzionale volta a superare il modello diarchico funzionale per un ritorno al fascismo delle origini. Prefazione di Augusto Sinagra.