Il volume affronta alcuni temi della storia politica e culturale dell'America Latina a partire dalla concezione di sostanziale alterità che il Nuovo Mondo ha rappresentato sin dai tempi della conquista spagnola. Una storia che parte dalla assoluta estraneità e declina il suo percorso con i temi della "conquista", della "violenza" fisica ed economica, della "subalternità" politica, del "dualismo funzionale" tra centro e periferie del mondo. Una storia che ribalta i paradigmi della logica, sino a trasformare i figli delle prime emigrazioni nei custodi di una ortodossa genealogia che, assai spesso, esclude gli originari abitatori del continente e, al tempo stesso, rifiuta i figli di quanti, in quelle terre, sono giunti durante i decenni successivi, al seguito della fame e della miseria del vecchio continente.