Re illuminato, Carlo III portò in Sicilia la stabilità politica che mancava da mezzo secolo di guerra che l'avevano vista sotto i domini piemontese, austriaco, francese e quindi spagnolo. Diciannovesimo re incoronato nella diocesi delle Due Sicilie, fu anche l'ultimo "da quando Ruggero il Normanno aveva fondato la monarchia". La penetrazione dell'illuminismo francese fece fiorire studiosi e scrittori e le città si adornarono di palazzi barocchi. Il porto di Trapani cominciò le esportazioni estere di sale, grano, tonno e corallo dei quali la città era grande produttrice. Rimaneva bassissima l'istruzione popolare, ma nonostante tutto non mancarono gli artisti: scultori, pittori, scalpellini, intagliatori e corallari dettero il meglio di sé nelle chiese di tutta la Sicilia. Carlo rimase poco nell'isola, ma i suoi viceré amministrarono con oculatezza dando sicurezza agli abitanti. Da ricordare che la basolatura e l'illuminazione di alcune strade di Palermo e Trapani furono fatte proprio sotto gli Spagnoli. Questo viaggio nella Sicilia del Settecento è un invito a conoscere un'Isola "Illuminata", il suo modo di vivere sotto diverse dominazioni e di evolversi nei secoli