Il libro offre una sintesi della vicenda del papato in epoca tardoantica e medievale, dalla cristianizzazione dell'impero romano al XV secolo, seguendone lo sviluppo sia all'interno della chiesa cattolica sia in rapporto alla società laica nel suo complesso. Soffermandosi sulle figure dei papi più significativi, viene così illustrato il graduale processo attraverso cui si definiscono, in sede teorica e nel concreto, il ruolo e le prerogative specifiche del pontefice romano in seno alle istituzioni ecclesiastiche. E inoltre preso in esame il rapporto che il papato ebbe con l'altra autorità universale, l'impero, dapprima romano-cristiano e bizantino e poi occidentale (da Carlo Magno a Federico Il), nel lungo contenzioso per stabilire a chi spettasse la supremazia su tutta la società cristiana. Infine l'autore tratteggia la particolare configurazione che il papato romano assunse alla fine dell'età medievale, dopo lo scontro con la nuova realtà politica delle monarchie nazionali, il conflitto con le tendenze conciliariste all'interno della chiesa e la prima costituzione di un vero e proprio "stato territoriale" pontificio nel cuore della penisola italiana.