Una delle tante mistificazioni diffuse in materia di "foibe" è quella che contro gli "infoibatori" non furono mai celebrati i processi. In realtà all'epoca del Governo Militare Alleato (GMA), tra il 1946 ed il 1949, a Trieste per questi reati furono celebrati una settantina di processi, conclusisi a volte con assoluzioni od amnistie, altre volte con condanne anche pesanti. Proprio perché su queste vicende si è parlato e si continua a parlare citando acriticamente (e spesso anche in modo distorto) documenti che in realtà non sono basati su fatti ma solo su illazioni od opinioni, l?Autrice ha sentito la necessità di fare una disamina delle relazioni sui recuperi dalle foibe triestine e delle vicende giudiziarie che ne sono seguite, in modo da presentare una visione il più possibile esaustiva di queste tematiche. Ne esce una realtà storica completamente diversa dalla "narrazione" che si è imposta nell'opinione pubblica in questi anni dopo l?istituzione del Giorno del Ricordo. Nella prima parte di questa ricerca, dopo l?analisi dell?attività di recupero delle salme e delle indagini condotte quasi tutte dall'ispettore Umberto De Giorgi, vengono approfonditi gli iter processuali relativi alle esecuzioni sommarie avvenute presso le foibe di Gropada e di Padriciano e la foiba di Rupinpiccolo, evidenziando come non sempre le risultanze giudiziarie siano coerenti con quanto appare in altra documentazione. La seconda parte è invece dedicata allo studio dei fatti che culminarono negli "infoibamenti" dell?abisso Plutone, presso Basovizza: l?Autrice ha analizzato assieme ad uno dei protagonisti, Nerino Gobbo, i documenti giudiziari e le varie testimonianze, contestualizzandoli nel periodo storico in cui si svolsero, in modo da dare una descrizione ancora inedita di quanto accadde nel periodo cosiddetto dei "40 giorni" di amministrazione jugoslava di Trieste.