Delle 81 vittime della strage di Ustica, 11 viaggiavano per ragioni mediche. Tolto l'equipaggio, 11 persone su 77 passeggeri. Si chiamano "migrazioni sanitarie" e sono quelle che coinvolgono ogni giorno centinaia di italiani che si spostano da una parte all'altra del Paese per curarsi, fare controlli e visite nei "poli d'eccellenza"; o per trovare i propri cari che sono partiti per fare quelle cure, quelle visite, quei controlli. Raccontando di Maria, Guglielmo, Antonella, Carlo e gli altri, gli autori riflettono su quello che si chiama "indice di fuga", ossia la necessità di muoversi per trovare un'assistenza migliore di quella dei posti in cui si vive. Un testo che tocca temi fondamentali della sanità in Italia e guarda da una prospettiva inedita la tragedia del DC-9 Itavia.