Cosa rappresenti Auschwitz nella vicenda umana, è difficile dirlo. Qualsiasi lettura sintetica risulta riduttiva. Sicuramente un punto di non ritorno. In quel luogo, alcuni hanno dissipato quanto l'Occidente ha incrementato nel corso dei secoli: fede, umanesimo, civiltà giuridica, diritti umani, primato della coscienza. L'Autrice dimostra che l'Olocausto e le attività persecutorie e di sterminio perpetrate ad Auschwitz costituiscono solo la punta dell'iceberg di un'intensa attività criminale supportata dall'ideologia della purezza e del primato della "razza ariana". Significando che la sequenza di avvenimenti che ha portato alla soppressione di sei milioni di persone, "gasate" e incenerite oppure ridotte in stato di schiavitù, è stata vasta e progressiva, e che oggi, per analogia, potremmo evitare i postumi dell'ondata nazionalistica, xenofoba e razzista in atto, riconoscendo i prodromi.