La Calabria vanta una storia medica segnata da persone che hanno contribuito alla crescita della cultura della medicina regionale e, in alcuni casi, ha contribuito persino a rafforzare quella nazionale ed europea. La scuola medica crotonese (V secolo a.C.) dove sono nate le prime leggi della biologia (A. Pazzini, 1952:49); la figura di Alcameone che può essere considerato, dalla scienza medica moderna, il primo fisiologo e neurologo, le cui indagini sono contenute nella sua opera Ricerche anatomiche sul cervello (vedi F. Priolo, 1952:225; W. Morabito, 1991:75 e D.Teti; 1970:26 e passim) hanno sottolineato la nobile arte medica che continuò con Democede (M.A. Ruddo, 1997:75), che aveva guarito da un tumore alla mammella, la moglie di Dario, Atossa, figlia di Ciro il Grande (E. Ciaceri, 1927: 62-67). Una storia di "salute", che continua per tutto il Medioevo e per i secoli a seguire (F. Russo, 1962:12), basta pensare al monaco benedettino Ursone espertissimo urologo con la sua opera De urinis o Tractatus de urinis (L. Lucania, - 1980:16).